A “Capri, Hollywood Film Festival” arriva il film evocativo Il Monaco che vinse l'Apocalisse

  Il film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” diretto da Jordan River è uscito nei cinema italiani il 5 dicembre e ha continuato con grande interesse il tour nelle principali città italiane fino al giorno 18 dicembre a Padova con grande successo di pubblico, reggendo nelle sale per ben 14 giorni consecutivi. Si tratta della prima pellicola sul pensiero di Gioacchino da Fiore, annunciatore del Terzo tempo della Storia della salvezza. L’esegeta vissuto nel XII sec. profetizzò la dilazione del tempo della salvezza legata al terzo tempo dello Spirito, ossia quel periodo che interessa anche quello in cui viviamo, grazie al quale l’essere umano - superata la fase del timore e della fede, tra le traversie della storia - potrà compiere positivamente il proprio destino grazie all’Amore. Il film è quindi un viaggio interiore nella dimensione dello spirito e si rivolge anche ai non credenti e a quanti cercano un significato oltre l’impermanenza delle cose terrene. Il film, dopo il circuito naz...

Taormina Film Fest 68. I Campioni del mondo “Italia 1982” e gli interessanti “Io e Spotty” ed “In famiglia”














La celebrazione del trionfo calcistico del 1982 con il documentario “Italia 1982 - Una Storia Azzurra” ha visto protagonisti, giorno 29 giugno, sul palco del Teatro Antico di Taormina con i grandi Marco Tardelli, Fulvio Collovati, Franco Selvaggi, Giuseppe Dossena, in una serata che ha esaltato “Io e Spotty”, di Cosimo Gomez, ed ”In famiglia” di Giorgio Diritti. Stefano Amadio, che ha condotto la serata al Teatro Antico, ha presentato il duo comico de “I soldi spicci” (Annandrea Vitrano e Claudio Casisa), che si è esibito in un pezzo divertente rimandandoci al 15 settembre quando uscirà nelle sale il loro film “Un mondo sotto social”, mentre la giornata era stata caratterizzata dalla proiezione, al Palazzo dei Congressi, del film in concorso “Io e Spotty” (di Cosimo Gomez) che ha conseguito giorno due il ”Premio della Giuria Popolare”, con la menzione speciale per la protagonista femminile del film, Michela De Rossi.


L’opera seconda del regista fiorentino, ambientata a Bologna, si impernia sul rapporto tra una venticinquenne studentessa di giurisprudenza fuori sede ed in ritardo con gli esami, che ha degli attacchi di panico e che trova un lavoro di dog sitter da Matteo (giovane animatore di Cartoon) che in realtà si traveste, a casa (unica dimensione in cui riesce ad essere sé stesso) da grosso cane (Spotty), cosa che la ragazza scopre solo arrivando da lui, determinando una serie di dinamiche interessanti. Sul palco del Teatro Antico il cast ha discusso della produzione rivelando aspetti interessanti della pellicola.


Filippo Scotti, protagonista del prodotto filmico e del sorrentiniano “E’ stata la mano di Dio”, ha asserito come alcune scene siano state interpretate direttamente da lui, altre da uno stuntman, sostenendo come il suo personaggio viva dentro quel cane perché deve uscire dal proprio mondo interiore attraverso “Spotty”, un cane che disegnava sin da piccolo, fino ad identificarsi con esso, consentendogli così di realizzare il bisogno di creare una figura reale ed una vita diversa.


Cosimo Gomez, director della pellicola, ha affermato come centrale sia stata l’energia sprigionata dagli attori, con Michela De Rossi (che abbiamo visto in “La terra dell'abbastanza”, “La scomparsa di mia madre” e “I molti santi del New Jersey”) che ha regalato un grande cuore al personaggio che ha personificato in questa commedia romantica con due persone con patologie complesse ed un amore che diventerà co-terapeutico, attraverso un percorso di avvicinamento che riuscirà a guarire le loro ansie e malattie.




Il film, che è una produzione Mompracem con Rai Cinema e che sarà nelle sale il sette luglio distribuito da Adler Entertainment, ha avuto come produttori Carlo Macchitella, Manetti Bros. e Pier Giorgio Bellocchio, con quest’ultimo che ha affermato come si debbano sostenere le opere prime e seconde che lanciano nuove realtà registiche ed attoriali, come sta facendo negli ultimi anni il Taormina Film Fest.


La Casa del Cinema ha ospitato, nel corso del pomeriggio, la proiezione del cortometraggio “In Famiglia”di Giorgio Diritti con Lidiya Liberman, Fabrizio Ferracane e Giulia Lorito, con il regista e l’ attore di Mazara Del Vallo che sul palco hanno evidenziato come questa pellicola costituisca un punto di vista dei bambini sul mondo attraverso gli occhi di una bambina, Susanna (la piccola Giulia Lorito) e come questo film svisceri una tematica importante, ossia la comunicazione degli adulti con i bambini che proprio dai grandi assorbono tanto.


La collaborazione con Alice della città ha portato all’assegnazione del Premio Alice Cosmopolitan destinato ad un talento emergente della Generazione DO 2020/2021 da Alice nella Città in collaborazione con Cosmopolitan a Michele Ragno, che ha ricevuto l’encomio dalla direttrice artistica di Alice, Fabiana Bettini, che ha posto in evidenza l’importanza di accompagnare, nel loro percorso di crescita, i giovani talenti.




Talenti, che nel calcio, quarant’anni fa, assicurarono un trionfo sportivo che influì notevolmente sulla società italiana, installandole fiducia in un momento particolare. La vittoria ai mondiali di calcio del 1982 (fu mitica l’esultanza di Pertini) ha regalato, con il suo percorso inizialmente tortuoso e difficile la sua progressiva crescita approdata all’affermazione finale, una parabola unica che il Taormina Film Fest ha voluto omaggiare con la presentazione del film “Italia 1982 - Una Storia Azzurra”, di Coralla Ciccolini (che ha raccolto immagini inedite da tutto il mondo, con il direttore artistico Beppe Tufarulo che ha evidenziato come si tratti di ragazzi straordinari), alla presenza di quattro fuoriclasse che sono rimasti nei cuori di tutti gli italiani, ossia Marco Tardelli, Fulvio Collovati, Franco Selvaggi e Giuseppe Dossena (che hanno firmato e lanciato verso il pubblico quattro palloni). I quattro campioni hanno sottolineato le difficoltà del percorso fatto (superando quattro favorite, tra cui Argentina e Brasile, quando nessuno più credeva nel collettivo italiano, per le precedenti poco convincenti prove nelle prime partite del mondiale spagnolo), ricordando chi non c’è più, da Paolo Rossi a Scirea, all’allenatore in seconda Cesare Maldini (padre di Paolo), fino al commissario tecnico Enzo Bearzot, vera guida del gruppo, con la sua capacità di infondere sicurezza e tranquillità che pian piano condussero ad un successo per molti aspetti unico ed irripetibile.


E questi grandi campioni fanno parte del novero di tutte le personalità che hanno contraddistinto ogni giornata e che sono state ospiti dei cocktail pomeridiani e delle cene glamour del Ristorante Baronessa di Taormina della Famiglia Parisi (gli ottimi Franco e, i figli, Salvatore e Pancrazio), da sempre legata agli eventi del cinema e della moda, anche in quanto fashion buyer internazionale di alto livello.


di Gianmaria Tesei

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