Roma, Stati Generali del Vino: il quadro regolamentare e le politiche UE per promuovere la competitività del settore e la sua attrattività turistica
L'evento, dedicato al settore vitivinicolo europeo, un pilastro della PAC e un'eccellenza dell'Unione europea, si aprirà con gli interventi della Vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna e del Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Previsti i contributi degli eurodeputati Herbert Dorfmann (PPE), Dario Nardella (S&D), Camilla Laureti (S&D), Nicola Procaccini (ECR), Raffaele Stancanelli (ECR) e dell’ex membro del Parlamento europeo Paolo De Castro. Interverranno anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la Vicepresidente Regione Lazio Roberta Angelilli e l'Assessora all'agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi. I saluti introduttivi saranno a cura di Carlo Corazza, direttore del Parlamento europeo in Italia e di Claudio Casini, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Nei panel
tematici previsti nel corso dell'evento, esperti del settore,
rappresentanti delle istituzioni e stakeholder approfondiranno temi
cruciali per il settore vitivinicolo. Tra questi, il regolamento UE
per le DOP, IGP e DOCG, le politiche di sostenibilità, e le
strategie per l’export e l’internazionalizzazione. Si
approfondirà anche il ruolo della filiera vitivinicola nel
promuovere il turismo locale e nel recupero dei territori spopolati.
Gli incontri saranno moderati da Carolina Sardelli, giornalista di
Tgcom24 - Mediaset.
Il settore vitivinicolo europeo continua a rappresentare uno dei pilastri della politica agricola comune (PAC) e una delle eccellenze dell’Unione Europea. Con una produzione annua che supera i 160 milioni di ettolitri, l’UE rimane il leader mondiale del settore, contribuendo al 45% delle superfici viticole globali, al 63% della produzione e al 48% del consumo mondiale di vino. La viticoltura coinvolge più di 3,2 milioni di ettari e circa 2,5 milioni di aziende vitivinicole, generando oltre 3 milioni di posti di lavoro diretti, a cui si sommano numerosi impieghi indiretti lungo la filiera. Italia, Francia e Spagna, principali produttori dell’UE, continuano a rappresentare quasi la metà della produzione globale. Oltre al suo valore economico, il vino è parte integrante del patrimonio culturale e paesaggistico di molte regioni europee, contribuendo alla promozione del turismo enogastronomico e al rafforzamento delle tradizioni locali.
La politica agricola, e in particolare la gestione del
settore vitivinicolo, è una competenza esclusiva dell'UE. Le
Organizzazioni comuni di mercato (OCM) del settore rimangono
strumenti fondamentali per fissare regole, misure di sostegno e
politiche relative alla commercializzazione, all'etichettatura, alla
promozione e alle indicazioni geografiche. In questo contesto, il
nuovo regolamento UE del 2024 sul sistema delle Indicazioni
Geografiche Protette (IGP) e Denominazioni di Origine Protette (DOP),
entrato in vigore nel 2024, rafforza ulteriormente la protezione per
oltre 1.610 vini certificati, un terzo dei quali prodotti in
Italia.
L’Italia, con una produzione di 49,7 milioni di
ettolitri nel 2024, si conferma primo produttore e esportatore al
mondo, con un saldo attivo nell’export che supera i 7 miliardi di
euro. Il settore non solo sostiene economicamente le aree rurali
fragili, ma è anche uno dei simboli più riconosciuti del "Made
in Italy", grazie a una tradizione millenaria che continua a
produrre vini di altissima qualità.
Dal 1 gennaio 2024, è
entrata in vigore l’obbligatorietà di includere nelle etichette
dei vini venduti nell’UE informazioni dettagliate sui valori
nutrizionali e sugli ingredienti. Questa novità, pur rappresentando
un passo avanti verso una maggiore trasparenza per i consumatori, ha
sollevato preoccupazioni in relazione a iniziative nazionali, come
quella irlandese, che potrebbero compromettere l’immagine del vino
e creare frammentazioni nel mercato unico europeo. È cruciale
garantire un approccio armonizzato che salvaguardi sia il corretto
funzionamento del mercato interno sia la competitività del settore
sui mercati internazionali.
Nel contesto attuale,
caratterizzato da sfide crescenti legate alla sostenibilità, alla
competitività e all’armonizzazione normativa, il rafforzamento del
settore vitivinicolo rimane essenziale per sostenere la crescita
economica, la coesione sociale e l’occupazione in Europa. Un
dialogo costruttivo tra i decisori politici europei, nazionali e
locali, e gli operatori del settore è fondamentale per affrontare le
sfide del comparto e valorizzarne il potenziale.
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